I libri della psicologa: Avrò chiuso la porta di casa? Affrontare le proprie ossessioni (di Susanne Fricke e Iver Hand)

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porta di casa - psicologa brescia

I libri della psicologa: Avrò chiuso la porta di casa? Affrontare le proprie ossessioni (di Susanne Fricke e Iver Hand)

A cura della psicologa psicoterapeuta Dott.ssa Francesca Cervati

Avrò chiuso la porta di casa? Della psicologa Susan Fricke e della psichiatra Iver Hand è un libro di auto-aiuto rivolto a chi soffre di disturbo ossessivo compulsivo e ai loro familiari e conviventi.

Il libro è scritto assumendo il punto di vista del paziente e viene quindi esaminato dall’ “interno”. Il DOC viene infatti rappresentato come un ospite indesiderato che si intrufola in casa chiedendo ospitalità e pian piano invade tutto lo spazio.

Vi riportiamo qui sotto un esempio di “conversazione interna” tra l’ospite (il DOC) e il padrone di casa, tratto direttamente dal libro.

DOC: sei proprio sicuro di aver controllato il bollettino della fornitura 535? L’indirizzo sul pacco era davvero quello giusto? Se il numero civico è sbagliato, la fornitura non sarà consegnata e il cliente si irriterà; e il capo ancor di più. Quello ti ha già nel mirino, lo sai bene. È meglio che ritorni un attimo in ufficio a controllare il foglio di spedizione…


Sig. Milani: Ho già controllato almeno dieci volte, anche se…e poi no…ho fatto tutto in ordine! Lo so.

DOC: Ne sei proprio sicuro? Pensa un po’ a giovedì scorso. Anche lì ti sentivi sicuro, e se non mi avessi ascoltato, avresti trascurato un errore…

Sig. Milani: È vero, lo so. Ma oggi ho fatto tutto in ordine. Certo…era quasi sera, e forse ho avuto un calo d’attenzione…

DOC: Vacci subito. Non è poi un grande sforzo e non resterai a lungo. Vai a controllare e ti sentirai di nuovo bene. Ti sentirai di nuovo sicuro.

Sig. Milani: Sì, hai ragione, altrimenti ci penso per tutto il week end, perché non riesco a liberarmi dalla paura di avere fatto un qualche errore. Per un verso, so che non ha senso tornare sul lavoro, perché so che è tutto in ordine. Ma d’altra parte… È meglio che ci vada un’ultima volta, per una maggiore sicurezza. Mi pare di fare la figura dello sciocco, ma non sopporto rimanere con questa preoccupazione!

I benefici del DOC

Nel libro viene spiegato, sempre attraverso la metafora dell’ospite, come una volta che si è installato il DOC non sparisce praticamente mai da solo. Questo perché, per così dire, “paga un affitto”, ovvero offre dei benefici. 

Un vantaggio assai frequente consiste nel garantire sentimenti di sicurezza e di protezione nei confronti dei pericoli. Se ci si vuole liberare dal proprio DOC, quindi, è importante conoscere bene i propri fattori di difesa e di protezione.

I consigli della psicologa

All’interno di un percorso di auto-aiuto, vengono inoltre suggerite alcune tecniche che possono contribuire, anche con il coinvolgimento della famiglia e del partner, a «sfrattare» un inquilino tanto indesiderato. 

In questa parte del libro, la psicologa Susan Fricke e la psichiatra Iver Hand fanno in particolare riferimento all’Esposizione e Prevenzione della Risposta (ERP), la tecnica psicoterapeutica di intervento sul DOC più efficace tra tutte quelle valutate e misurate. 

La tecnica consiste nell’attivare i timori del paziente addestrandolo a sopportare il disagio emotivo che ne consegue e ad accettare la percezione di pericolo senza ricorrere a provvedimento, ovvero le compulsioni, aspettando che l’ansia e la credenza di minaccia si dissolvano spontaneamente.

Consigliamo il libro a chi desidera conoscere più da vicino il disturbo ossessivo compulsivo, a chi ne soffre per favorire la motivazione a iniziare – o a non interrompere – un percorso terapeutico con una psicologa e ai suoi familiari o conviventi.