I doni dell’imperfezione, un libro che aiuta la psicoterapia individuale

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libro - psicologa brescia

I doni dell’imperfezione, un libro che aiuta la psicoterapia individuale

A cura della psicoterapeuta e psicologa a Brescia dott.ssa Stefania Ciaccia

Brenèe Brown, autrice del libro che di cui vi parlo oggi, è una docente di sociologia all’università di Houston e una ricercatrice che si è molto occupata di vulnerabilità, fragilità, vergogna e paura.

Il suo libro “i doni dell’imperfezione – abbandona chi credi di dover essere e abbraccia chi sei davvero” viene utilizzato spesso nei percorsi di psicoterapia individuale, soprattutto se ne consiglia la lettura a coloro che pretendono da se stessi alti standard di funzionamento, oppure presentano rigidità di pensiero, scarsa autostima ma soprattutto è un libro ideale per chi è critico verso la propria persona (potremmo includere la maggior parte di noi). 

Partire da una posizione di merito

La riflessione che la Brown ci offre parte dal presupposto che ciascuno di noi dovrebbe vivere la propria vita a partire da una posizione di merito, che significa: “svegliarsi la mattina e pensare:

 <<non importa ciò che riesco a fare e ciò che mi resta da fare, io sono abbastanza>>.

Allo stesso modo, andare a letto la sera pensando: 

<<sì, sono imperfetta e vulnerabile, e a volte ho paura, ma questo non cambia la verità, e cioè che sono anche coraggiosa e merito amore e senso di appartenenza>>.

All’interno di questa breve citazione, ci sono molti temi che l’autrice sviscera in modo seducente e che si rivelano armi potenti non solo in aiuto della persona, ma anche in un eventuale percorso di psicoterapia individuale. La lettura diventa così un viaggio nel proprio mondo; vediamo alcuni argomenti:

  1. Scegliere e apprezzare la propria autenticità: intesa come coltivare il coraggio di essere imperfetti, stabilire dei confini entro i quali essere vulnerabili, conoscere i nostri punti di forza e di debolezza e accettarli, convincerci di essere abbastanza.
  2. Praticare la compassione verso se stessi: potremmo riassumere questo concetto dicendo semplicemente “volersi bene”. Più concretamente, l’autocompassione è l’atteggiamento che io assumo verso me stesso, di cura e comprensione che mi aiuta a lasciare da parte le critiche autodistruttive e infonde il coraggio e la fiducia necessari per raggiungere i miei scopi.
  3. Dedicare amore a se stessi: ciò che, secondo l’autrice, distingue le persone che riservano a se stesse amore da quelle che si trovano in difficoltà su questo punto è la convinzione di esserne meritevoli. Questo ci permette di sperimentare l’amore incondizionato, ossia l’amore che non è limitato da condizioni esterne o interne (per esempio mi amerei se perdessi tre kg).
  4. Coltivare la gratitudine, la gioia, il riposo, il gioco, la calma, il riso, la musica e il ballo. 

Vecchie convinzioni e nuovi valori

Spesso, la parte più complicata di un lavoro di psicoterapia individuale cognitivo comportamentale è il lavoro di modifica delle convinzioni errate che portano sofferenza emotiva nella vita dell’individuo.

Il libro della Brown ci dà l’opportunità di mettere in discussione il mondo in cui viviamo, tutte le credenze che guidano i nostri comportamenti e le nostre emozioni.

“I doni dell’imperfezione” propone un modo diverso di vivere noi stessi e la nostra vita, abbandonando vecchie convinzioni e abbracciando nuovi valori.