La psicologa consiglia: gestire i pensieri negativi accettandoli

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allenare la mente - psicologa brescia

La psicologa consiglia: gestire i pensieri negativi accettandoli

A cura della psicologa psicoterapeuta dott.ssa Francesca Cervati

In uno dei precedenti articoli avevamo parlato di come si rivela improduttivo e inefficace tentare di sopprimere i pensieri. Infatti, più tentiamo di sopprimere un’idea che ci disturba, più questa ritorna con forza.

Non tutti i pensieri che facciamo, però, sono pensieri utili, che ci nutrono, ma al contrario a volte risultano dannosi, sgradevoli e in generale poco utili e ci incastrano in circoli viziosi e tossici.

Come possiamo gestirli e far sì che questi non inquinino la nostra vita e ci intralcino nei nostri obiettivi?

Le strategie contro i pensieri dannosi

Nell’articolo che ho citato sopra avevo elencato qualche strategia che può essere in questo senso utile. Tra queste, vorrei approfondire l’importanza di imparare ad accettare i pensieri indesiderati e a trattarli per quello che sono: pensieri.

Sebbene in psicoterapia cognitivo-comportamentale di norma la psicologa aiuta i pazienti a sostituire i pensieri dannosi con altri più razionali e utili, a volte può succedere che nonostante gli sforzi alcune idee negative continuino a tornare. 

Questo perché la nostra menta adora raccontare storie; tant’è vero che non smette mai di raccontarne, come una radio che non cessa mai di trasmettere. Ci racconta cose come “Non valgo abbastanza”, “Non ci riesco”, “Non piaccio a nessuno”, “Tutti mi lasceranno”.

Se ci pensiamo, queste storie negative non sono un problema di per sé. Diventano un problema nel momento in cui ci fondiamo con esse, quando reagiamo come se fossero la verità assoluta e gli dedichiamo tutta la nostra attenzione.

Consigli della psicologa 

Il lavoro che possiamo svolgere su noi stessi (anche con l’aiuto di una psicologa) consiste invece nell’imparare a notare quando un pensiero si affaccia alla nostra mente e porlo una distanza, senza fonderci con ciò che stiamo pensando.

I nostri pensieri non necessariamente sono veri e descrivono la realtà, sono soltanto eventi mentali soggettivi e spesso risultano una descrizione distorta di ciò che sta accedendo. 

Dobbiamo imparare a vederli per quello che sono: né più né meno che parole o immagini. Come si fa?

Allenare il pensiero

Se alleniamo l’abilità metacognitiva della differenziazione riusciamo a considerare i pensieri semplicemente come eventi che appartengono alla nostra mente, e anziché esserne catturati o essere in loro balia impariamo a lasciarli andare e venire, come se fossero nuvole che passano nel cielo.

Migliorare la nostra capacità di differenziazione, quindi, significa non rimanere incollati ai nostri pensieri, e renderci conto che non sempre si può controllare ciò che si affaccia alla nostra mente, ma possiamo scegliere a cosa credere, decidere quale potere dare ai nostri pensieri e scegliere da quali farci nutrire.