COSA è LA RABBIA

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COSA è LA RABBIA

La rabbia è una delle emozioni primarie e prescinde dall’età, dalla cultura e dall’etnia di appartenenza. Essa ha una funzione adattiva: permette di difendersi e sopravvivere nell’ambiente in cui ci si trova nel caso in cui si subisca un’ingiustizia, una violazione dei propri diritti, un torto (che può essere anche solo percepito). La rabbia può portare alla messa in atto di comportamenti aggressivi, ma questi due non sono la stessa cosa: si prova rabbia anche senza essere aggressivi (come nel caso di un brutto voto all’esame: non si urla al professore) e viceversa (come nel caso di una rapina: i ladri non sperimentano rabbia).

UN’EMOZIONE SENZA ETÀ

La rabbia ci accompagna fin da quando siamo nati: i pianti rabbiosi di un neonato che si sveglia con lo stomaco vuoto sono una delle risposte alla spiacevole sensazione di fame. In questa breve affermazione si riscontra quanto sia importante la rabbia per la sopravvivenza: in questo caso a segnalare il proprio malessere alla persona che si prende cura del piccolo. Crescendo poi, conosciamo sempre più cose che ci fanno arrabbiare: ad esempio nel caso in cui i compagni dell’asilo ci rubano un gioco e con la rabbia comunichiamo ciò che sentiamo per difendere i nostri diritti; un divieto dai genitori è quando impariamo a gestire sempre meglio questa emozione; il fallimento sperimentato durante le nuove esperienze: qui la rabbia ci motiva a evitare le situazioni spiacevoli, a imparare dagli errori (es. cado in bicicletta e mi arrabbio perché voglio saper andare senza rotelle per cui ci riprovo finché non imparo).

LA RABBIA NON è UN’EMOZIONE NEGATIVA

La rabbia, dal punto di vista comune, è spesso associata all’aggressività e alla violenza, e quindi, ad un’emozione da evitare. È importante invece che essa venga rivalutata per ciò che realmente è: una fondamentale risorsa per difenderci, imparare e motivare all’azione. Ciò che può essere problematico è come viene gestita la rabbia: spesso affermiamo che questa sia un’emozione fuori dal nostro controllo, che siano le situazioni esterne a “farci arrabbiare” e che quindi noi non abbiamo nessun controllo sulle nostre reazioni. Questa è una falsità: se fosse realmente così, infatti, tutte le persone reagirebbero allo stesso modo verso una determinata situazione. E perché allora abbiamo reazioni diverse? Perché sono le nostre convinzioni a determinare le nostre reazioni emotive, non gli eventi esterni. Il primo passo fondamentale per imparare a gestire la rabbia, in cui accompagniamo i nostri pazienti nel nostro studio di psicologa a Brescia è infatti quello di riconoscere la propria responsabilità nell’alimentare questa emozione con l’aiuto di una psicologa che inizierà un percorso di sostegno psicologico.