LE CONSEGUENZE DEL PERFEZIONISMO

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LE CONSEGUENZE DEL PERFEZIONISMO

A cura della psicoterapeuta e psicologa a Brescia Dott.ssa Francesca Cervati

IN CHE MODO IL PERFEZIONISMO INFLUENZA LA NOSTRA VITA

Come già citato in un precedente articolo “La trappola del perfezionismo” il perfezionismo viene definito come la consuetudine a esigere da sé stessi e dagli altri una performance di qualità maggiore rispetto a quella richiesta dalla situazione.

Nel dar sostegno psicologico ai pazienti nel nostro studio di psicologa a Brescia abbiamo avuto modo di osservare che gli ambiti condizionati da atteggiamenti di tipo perfezionistico sono diversi. Più comunemente riguardano:

  • Il lavoro, casa e scuola: è possibile che una persona sia così preoccupata di riuscire bene in ciò che fa da compromettere il suo rendimento effettivo (fare una buona impressione al capo, tenere sempre ordinata la casa, cercare di prendere il voto più alto, …) spesso causando conflitti con colleghi o compagni di studio.
  • Rapporti interpersonali, amicizie e vita familiare: talvolta, chi soffre di perfezionismo patologico, non riesce ad accettare che gli altri abbiano un comportamento diverso dal proprio. Dimostrarsi troppo esigenti può alimentare tensioni e perfino incidere sull’autostima delle altre persone. Individui con standard eccessivamente alti per sé stessi, possono avere problemi di ansia sociale, che rende difficile stabilire rapporti.
  • Divertimento e tempo libero: le persone che soffrono di perfezionismo spesso non riescono ad apprezzare il tempo libero, poiché sentono l’esigenza di compiere tutto alla perfezione. Dedicarsi a un hobby assomiglia a “lavorare”.

PERFEZIONISMO E DISTURBI PSICOLOGICI

Sebbene nella nostra società il perfezionismo venga molto rinforzato e ad esso si associano spesso tutta una serie di vantaggi, legati per esempio al raggiungimento di eccellenti risultati, ad uno status elevato o alla sensazione di maggior controllo, gli svantaggi (quelli che in psicoterapia chiamiamo “costi”) non sono insignificanti.

Al perfezionismo, infatti, spesso si associano una serie di disturbi psicologici tra cui:

  • Depressione: spesso convinzioni di tipo perfezionistico contribuiscono a perpetuare gli stati d’animo tipici della depressione, innescando un circolo vizioso;
  • Ansia generalizzata: avere standard irragionevolmente alti, può favorire atteggiamenti apprensivi dovuti al costante timore di non riuscire a soddisfarli;
  • Ansia sociale: è associata alla tendenza di essere eccessivamente preoccupati di commettere errori davanti agli altri, e quindi di voler essere perfetti;
  • Attacchi di collera: convinzioni troppo rigide sul “modo corretto” di fare le cose può indurre facilmente sensazioni di collera quando le proprie aspettative vengono disattese;
  • Disturbi ossessivi–compulsivi: il perfezionismo svolge un ruolo chiave nella correttezza con cui vengono svolti i rituali (come si igienizzano le superfici, l’ordine della ripetizione di formule mentali, …);
  • Disturbi legati all’aspetto fisico e all’alimentazione: nei casi di anoressia e bulimia si ha la tendenza a sopravvalutare l’importanza del proprio aspetto fisico e ci si attiene a regole molto rigide in fatto di cibo e alimentazione. Nel caso invece di disturbo di dismorfismo corporeo, le persone sviluppano vere e proprie ossessioni per quelle parti del corpo che ritengono imperfette, tanto da non riuscire a pensare ad altro.